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"Fratello Sole" [Mostra di Giorgio Forlani - Corinaldo (An)] "FRATELLO SOLE" : Incisioni su legno di Ulivo, Quercia, Noce, Cipresso ed Acero. Mostra di Opere uniche ispirate alla Cultura Francescana,…Altro
"Fratello Sole" [Mostra di Giorgio Forlani - Corinaldo (An)]

"FRATELLO SOLE" : Incisioni su legno di Ulivo, Quercia, Noce, Cipresso ed Acero.
Mostra di Opere uniche ispirate alla Cultura Francescana, realizzate con la tecnica della "pirografia solare" dal signor GIORGIO FORLANI, nell’arco di 40 anni.
E’ allestita a CORINALDO (Ancona) nella Chiesa del Suffragio e nella Cripta di Santa Maria Goretti (Chiesa dell'Addolorata), Piazza del Cassero (Centro Storico) dal 29 Giugno 2014 al 28 Settembre 201 ed è aperta tutti i giorni, eccetto il Lunedì. Ingresso libero.

ORARIO:
a) Dal Martedì al Venerdì (ore 9:30-12:30/ore 16:00-19:00);
b) Sabato e Domenica (ore 9:30-12:30/17:00-19:00)
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LO SCRIBA DI FRATE SOLE (Presentazione del Prof. Fabio Ciceroni)
“Fratello Sole detta e Giorgio scrive. Quasi esito naturale, ci è di fronte un prodigio che è opera unica al mondo. Non un bulino per incidere, non una pirografia, ma scritture del sole, grazie al sole. Solo sole con l’ausilio di una lente ustoria su legno antico (“quercia plurisecolare” avverte Giorgio) rovere consueta e mansueta ad accogliere la traccia di fuoco, frate Foco, che la solca a formare neumi di precisione certosina e immagini di purezza narrativa culminanti nei trenta Fioretti. Il prodigio può spiegarsi soltanto col fuoco interiore di un’attrazione slimitata per Francesco, Cristo novello, il Santo la cui accenzione divina torna a farsi umana, fin troppo umana, inconcepibile dagli uomini del suo tempo e del nostro, che è fecondo, tormentato e – ricordiamolo al nostro orgoglio di contemporanei – pur sempre penultimo. La spiritualità francescana, assoluta eppure incarnata in un povero corpo trascurato rivestito di un panno marrone, ritrova qui ora loquela scolpita sul marrone delle tavole lignee. Povera la materia, povero il colore. Ambedue francescani per antonomasia: il legno primitivo e il colore non primario. Marrone della madre Terra fangosa, dell’autunno e dell’umiltà. Forlani testimonia che la fede genera opere, è un dono che come il talento, chi lo riceve deve investire senza confini sul proprio esistere. Dalla fede sgorga lo stupefacente ingegno di questo artigiano che si concreta poi nell’impiego di materiali multipli, tesi tutti a combinarsi in manufatti compositivi che si fanno segni di un sicuro slancio creativo, di una capacità d’inchiesta sul mito e sul mistero francescano così come riecheggiano da secoli di tradizione, da Dante e Giotto sino ad oggi. La sua è una libertà costruttiva che è propria della poesia del fare, dovuta ad un amore così adesivo al modello agognato fino ad identificarvisi. Forlani vive in semplicità nel suo ritiro di Castellaro, collina davanti al mare di Senigallia, in una casa gemmata da una chiesetta antica da lui restaurata. Come San Damiano. Una casa, museo vivente della sua arte, schietto risultato di quell’amore creaturale che è accessibile solo ai puri di cuore. Quasi a mentovare che solo quel certo amore può disarmarci interiormente se vogliamo salvare il futuro.”