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Chiesa Cattolica crisi e antidoto. Nel suo libro "Pecore e pastori" (del quale suggerisco la lettura e la meditazione) il cardinale Giacomo Biffi afferma: " La prima misericordia di cui abbiamo bisogno …Altro
Chiesa Cattolica crisi e antidoto.

Nel suo libro "Pecore e pastori" (del quale suggerisco la lettura e la meditazione) il cardinale Giacomo Biffi afferma: " La prima misericordia di cui abbiamo bisogno è la luce impietosa della Verità
"..

a pag. 95 dice ancora:

"

Una delle cose che mi impressionano di più è che al giorno d'oggi non è tanto l'eresia quanto l'ortodossia a fare notizia.

Oggi sempre più frequentemente ci si meraviglia da molti quando un papa o un vescovo dice ciò che la Chiesa ha sempre detto (e non può non dire perchè appartiene al suo patrimonio inalienabile); come se fosse ormai persuasione pacifica che anche la Chiesa non creda più al suo messaggio di sempre.

Talvolta in qualche settore del mondo cattolico si giunge persino a pensare che debba essere la divina Rivelazione ad adattarsi alla mentalità corrente per riuscire "credibile", e non piuttosto che si debba "convertire" la mentalità corrente alla luce che ci è data dall'alto. Eppure si dovrebbe riflettere sul fatto che "conversione" non "adattamento" è parola evangelica

".

Se il Concilio nelle intenzioni descritte da Giovanni XXIII nel Discorso di apertura, intendeva solo trovare nuove vie pastorali, più semplici, per far fronte alle sfide della modernità, il risultato, dopo 40 anni è devastante ...

Da alcune riflessioni fatte da Rino Cammilleri nel suo libro: "Antidoti - contro i veleni di una cultura contemporanea " che suggerisco di leggere integralmente, faccio mie le seguenti considerazioni: la parte iniziale è tratta dal libro, il resto è una mia ricostruzione tratta da più fonti e dallo stesso libro e liberamente coordinate all'argomento trattato.
Perdonate la lunghezza, ma non era possibile dissociare la cronologia dei fatti, abbiate pazienza di leggere e meditare fino in fondo!

<< Di fronte all'ennesimo "credente e praticante" che mi oppone i "mea culpa" della Chiesa, stufo di arrampicarmi sugli specchi per spiegare "ciò che veramente ha detto il papa", dichiaro forfait!
La gente oggi parla (e intende) la lingua dei titoli dei giornali e dei talkshow, cioè slogan. Figurarsi se legge i lunghissimi e verbosissimi documenti della Chiesa (ma il Concilio non serviva per SEMPLIFICARE?).
Neanche i preti li leggono (neppure i vescovi i quali però pretendono che le loro pastorali siano lette ed applicate nella diocesi).
Mi domando se la Gerarchia ecclesiastica se ne renda conto.
Ormai, il Cattolicesimo, è diventato ciò che i sociologi chiamano un "Movimento carismatico", cioè un aggregato (piccolo o grande, non importa) di persone che seguono un leader, il Papa in questo caso..
Non c'è più, tra "vertice e base", un laicato che traduca le direttive del Capo in azione politica in linguaggio concreto, in strutture autonome e armonizzate al fine di (ri)costruire una vera ed autentica civiltà cristiana>>.


Rino Cammilleri nel suo libro: "Antidoti - contro i veleni di una cultura contemporanea "
LDCaterina63
Proprio oggi il Santo Padre, incontrando i Vescovi di Scozia in visita Ad Limina Apostolorum, ha confermato le riflessioni qui riportate, ha detto:
“Troppo spesso la dottrina della Chiesa viene percepita come una serie di proibizioni e posizioni retrograde”, quando invece la realtà proposta dalla Chiesa “è creativa e vitale, e è finalizzata alla realizzazione più completa possibile del grande …Altro
Proprio oggi il Santo Padre, incontrando i Vescovi di Scozia in visita Ad Limina Apostolorum, ha confermato le riflessioni qui riportate, ha detto:

“Troppo spesso la dottrina della Chiesa viene percepita come una serie di proibizioni e posizioni retrograde”, quando invece la realtà proposta dalla Chiesa “è creativa e vitale, e è finalizzata alla realizzazione più completa possibile del grande potenziale di bene e di felicità che Dio ha impiantato all'interno di ognuno di noi”.
E’ quanto ha detto questa mattina papa Benedetto XVI ai vescovi scozzesi nel corso della loro visita ad limina in Vaticano.

Il Papa – che visiterà il Paese nell’ambito del suo viaggio apostolico nel Regno Unito a settembre – ha fatto riferimento alle “sfide” che la Chiesa di scozia è chiamata ad affrontare di fronte alla “crescente marea di secolarismo nel vostro Paese”.

Ed, entrando nei particolari, il Papa ha aggiunto: “Il sostegno all'eutanasia colpisce nel cuore la concezione cristiana della dignità della vita umana. I recenti sviluppi in materia di etica medica e alcune delle pratiche promosse nel campo dell'embriologia destano grande preoccupazione. Se l'insegnamento della Chiesa è compromessa, anche leggermente, in uno di tali settori, diventa poi difficile difendere la pienezza della dottrina cattolica in modo integrale. I pastori della Chiesa devono, pertanto, continuamente richiamare i fedeli alla completa fedeltà al Magistero della Chiesa, e allo stesso tempo, sostenere e difendere il diritto della Chiesa a vivere liberamente nella società secondo le sue convinzioni”.

Il Papa chiede ai presuli scozzesi di far capire alla gente del loro Paese che “la Chiesa offre al mondo una visione positiva e stimolante della vita umana, della bellezza del matrimonio e della gioia della paternità”. E’ una visione – ha aggiunto – “radicata sull’amore infinito, trasformante” di Dio “per tutti noi”. “Siate sicuri di presentare questo insegnamento in modo che sia riconosciuto come messaggio di speranza”.

Nel suo discorso, il Papa ha anche ricordato come la Chiesa di Scozia, come molti altri Paesi dell’Europa del Nord, “ha subito la tragedia della divisione” dei cristiani che si è verificata 450 anni fa. “Rendo grazie a Dio per i progressi compiuti nel guarire le ferite” di quel periodo. Il Papa ha quindi riconosciuto il lavoro per la “ricostruzione dell’unità” portato avanti dall’organismo ecumenico “Action Churches Together in Scotland”.

Grazie Benedetto XVI
😇